Il sistema GammaPod™ rivoluziona la radioterapia stereotassica in singola frazione, come mostrato dal dott. Marco Trovò, Direttore della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica ASUFC di Udine, con i primi dati presentati in anteprima durante l’annuale Congresso Europeo di Radioterapia Oncologica.
Dal 12 al 16 maggio, a Vienna, si è svolto il Congresso annuale ESTRO 2023, durante il quale il dott. Marco Trovò, Direttore della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica ASUFC di Udine, ha presentato i dati del trial clinico* delle prime 40 pazienti sottoposte a radioterapia stereotassica in singola frazione per l’irraggiamento parziale della mammella.
Lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare la tossicità dell’irradiazione parziale della mammella in una singola frazione, successivamente alla chirurgia conservativa, utilizzando il sistema GammaPod™, una tecnologia innovativa progettata per fornire una dose altamente focalizzata con localizzazione stereotassica.
Questa tipologia di studio, che ha il nome di 2-stage Simon method, mira a valutare l’efficacia di un nuovo trattamento attraverso due fasi. Il dott. Trovò ha spiegato che, per passare alla fase due, nei primi 40 pazienti non si devono verificare più di sei eventi di grado 2.
Lo studio comprende due gruppi di pazienti: il primo, conforme alle linee guida ESTRO; il secondo, in cui i soggetti devono avere un’età superiore ai 70 anni, con carcinoma lobulare o carcinoma duttale invasivo pN1a.
Il Planning Target Volume (PTV), ovvero il volume a cui viene riferita la dose di prescrizione, è ottenuto con un’espansione del margine di 3 mm sul Clinical Target Volume (CTV), cioè la zona a rischio di disseminazione del tumore. La dose prescritta è di 17,5 Gy al 95% del PTV.
Considerando un follow-up di 15 mesi, solo 3 pazienti hanno riportato un eritema cutaneo di grado 1. Questi risultati favorevoli sono stati ottenuti grazie alla dose massima di 12 Gy e alla dimensione media del PTV di 50 CC. La localizzazione stereotassica e una dose di radiazioni altamente focalizzata sono i due elementi che hanno permesso di erogare con sicurezza una dose di 17,5 Gy al PTV in frazione singola, registrando effetti collaterali veramente minimi.
Grazie a questi risultati, il trial ora prosegue con un gruppo più ampio di pazienti (148), con l’obiettivo di fornire ulteriori conferme sulla sicurezza ed efficacia di questa tecnologia innovativa.
*Un ringraziamento a tutti gli autori del trial clinico: Marco Trovò, Chiara Reverberi, Agnese Prisco, Luca Seriau, Serena Bertozzi, Marta Bonotto, Mauro Mansutti, Maria Orsaria, Enrico Pegolo, Marika Guarnieri, Daniela Marafisi, Vito Gagliardi, Eugenia Moretti, Paolo Scalchi, Chiara Zuiani, Carla Cedolini